Il reflusso gastroesofageo colpisce 4 MILIONI di ITALIANI senza distinzione di genere o età.
Esso consiste nella risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago.
I sintomi provocati dal reflusso spesso non sono facilmente ricinosciblili, ma comunque tra i più diffusi abbiamo:
- Rigurgito acido in bocca
- Bruciore a sterno e stomaco ma anche dolore intrascapolare
- Difficoltà di deglutizione, mal di gola, abbassamento della voce
- Difficoltà digestive o nausea
- Capogiri, dolore cervicale
- Disturbi del sonno, senso di oppressione al torace
Tra le possibili cause scatenanti il fenomeno possiamo individuare:
- Alimentazione poco salutare
- Ernia iatale (che impedisce la chiusura del cardia e quindi la risalita dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago)
- Obesità
- Stress
- Fumo di sigaretta
L’osteopatia, grazie al suo approccio olistico al corpo, indaga sulle possibili cause del reflusso e dei disturbi dello stomaco.
Durante la valutazione osteopatica avviene un’analisi delle connessioni tra viscere, struttura scheletrica e neurologica alla quale consegue l’intervento sulle cause prime del disturbo.
In particolare l’osteopatia va ad indagare eventuali disfunzioni relative a:
- Sistema nervoso autonomo
- Struttura di vertebre e costato
- Diaframma toracico e pressione tra i vari diaframmi corporei
- Base del cranio e nervo vago
- Strutture viscerali (stomaco, esofago, duodeno,..)
Trattare il reflusso gastroesofageo con l’osteopatia quindi significa affidarsi ad una cura personalizzata e pensato ad hoc per il singolo individuo. Tramite le tecniche viscerali l’osteopata è in grado di allentare le tensioni a livello del cardias, aiutando l’organismo a ritrovare l’equilibrio e la corretta motilità degli organi.
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DA FARFALLE NELLO STOMACO A REFLUSSO È UN ATTIMO…
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